Nel Tagikistan di oggi, un intellettuale sceglie di celebrare il quarantesimo compleanno convocando le quattro donne della sua vita ad una lezione di danza. L’uomo si prefigge l’obiettivo di rintracciare le cause della propria solitudine sentimentale, e di tracciare un bilancio esistenziale. Mentre i fantasmi del passato prendono vita e i ricordi si sovrappongono al presente, il protagonista giunge ad una conclusione: quanto la società contemporanea ha guadagnato in termini di libertà sessuale, è andato smarrito nel senso profondo dell’amore. Dal regista di Viaggio a Kandahar, una riflessione poetica e simbolica sulla difficoltà di dare forma e significato all’universo ellittico dei sentimenti.